venerdì 21 settembre 2012

SOCIETà DELLA SALUTE, ENNESIMO CARROZZONE .



martedì 18 settembre 2012

Società della salute: tutti a casa?


Torniamo a scrivere di Sanità senesota, con una domanda di quelle un pochino impertinenti: alzi la mano chi abbia compreso fino in fondo cosa è la fantomatica Società della salute! A che cosa diavolo serve, dal punto di vista del cittadino comune e del paziente medio?
In tempi di spending review, pare che verrà fatta fuori a breve. Ma ci voleva la scure del Governo nazionale, per farlo (se verrà fatto)? I servizi sociali, quelli sono già di pertinenza dell'Asl e del Comune (quelli sopravvissuti alla rapacità castista, si intende). Boh, davvero non si capisce, e tocca stare a sentire i soliti maldicenti che dicono che questa Società è una sorta di carrozzone per amministratori locali da sistemare. In rigida lottizzazione precrisi tra monaciani e ceccuzziani, tra l'altro. Sotto l'egida della first lady toscanota, alias dottoressa Benedetto, fino ad un anno fa a capo dell'Asl 7.
Subito sotto il Direttore Lucilla Romani, nel gotha della suddetta Società troviamo tale Vanessa Bastrenghi, assistente sociale fortemente sponsorizzata proprio dall'ex Direttore generale dottoressa Benedetto in Rossi. Incidenter tantum, la suddetta Bastrenghi fa parte, dal 2008, della segreteria politica del Pd di Sinalunga (di cui domina è Rosaria Bindi, si presume). Mi sia concessa la battutina maschilista: la Bastrenghi, almeno, in foto pare decisamente meglio dell'omofoba chianina....

I pezzi forti, però, sono altri: per esempio Susanna Pioli (carriera aslina di quelle al neutrino, cui un maligno lettore accennò nei commenti dell'articolo dell'11 novembre 2011, e sulla quale magari si tornerà), incidentalmente vicesindaco di Castel del Piano (indovinate il partito), perchè noi siamo sempre per la politica fuori dalla Sanità; per esempio Lorenzo Brenci, ex Segretario comunale dei diesse, ex Consigliere comunale sotto il Cenni prima ed il Ceccuzzi poi (sul quale Lorenzo l'eretico, in modo del tutto fazioso, soprassederà, stante il sodalizio contradaiol-liceale-calcistico...).

C'è infine il pezzo grosso grosso: Fiorenza Anatrini, sempre più assomigliante al Ministro Fornero. Della quale Fiorenza Anatrini, l'eretico aveva perduto le tracce: pensavo fosse andata a difendere i diritti delle donne oppresse lungo lo Zambesi, giù nell'Africa meridionale; villaggio per villaggio, tenda per tenda; ovvero a parlare del welfare senesota in qualche convegno ad hoc nel nord Europa (ovviamente andando ad insegnare ai nordici, non ad imparare da loro). Invece niente: era (è) lì, proprio lì, alla Società della salute, e guai a chi la tocca!
Anche lei, quasi nessun rapporto con la politica: prima la Figc (segretaria provinciale dal 1980 al 1982, regionale dall'82 all'84), in seguito nella segreteria nazionale (perdinci!) dal 1985 al 1987. Poi Consigliere provinciale, Consigliere comunale sotto il barbuto Piccini, dipoi Presidente del Campansi. Non è finita qui: Assessore provinciale al welfare e pari opportunità (ti pareva) nel primo mandato Ceccherini; last but not least, dal 2009 membro della Deputazione generale della Fondazione Mps, in rappresentanza del volontariato (ti pareva).
A parte al dopolavoro ferroviario ed alla bocciofila della Tuberosa, dunque, ha avuto o ha incarichi ovunque, da più di trent'anni a questa parte.
Poteva mancare qualcosa nella salute? Come dice sempre l'eretico citando un immortale adagio popolare, la salute prima di tutto. Nel caso dell'Anatrini, dopo parecchio altro...