sabato 28 gennaio 2012

l'europa della goldman sachs

La BCE ha erogato 498 miliardi di euro alle banche europee al tasso dell' 1% per tre anni. A fine febbraio è previsto un altro mega prestito di 400 miliardi alle stesse condizioni. Lo scopo dichiarato è nobile, far ripartire l'economia con finanziamenti alle imprese. I soldi sono ovviamente nostri, pagati attraverso l'aumento dell'inflazione e la sottrazione di agevolazioni degli Stati all'economia reale. Ricordo di passaggio che il sistema bancario è sostanzialmente parassitario e, senza un tessuto produttivo, non esisterebbe. Al più i banchieri potrebbero giocare a Monopoli con Monti e Draghi con banconote finte.
898 miliardi di euro sono una cifra colossale. Le piccole e medie imprese dovrebbero fare quindi salti da canguro, le loro sofferenze finanziarie sono finalmente finite. E presentarsi in banca per un fido, un prestito temporaneo, un piccolo finanziamento, per pagare Equitalia, per dare le tredicesime almeno un mese dopo. Mi pare di vederli, partite iva, capi azienda, piccoli proprietari, allegri come un italiano in gita, correre agli sportelli di Unicredit, IntesaSanPaolo, Monte dei Paschi di Siena, che insieme hanno prelevato circa 35 miliardi dalla BCE a gennaio, per vedersi il solito gentile rifiuto con il solito untuoso sorriso di compatimento. I soldi (nostri) le banche ovviamente se li tengono. Qualcuno ne dubitava? Le banche li investiranno in titoli di Stato, che le remuneranno con il 6/7%, e per coprire investimenti sbagliati che le hanno lasciate senza liquidità. I nostri soldi (la BCE è solo un tramite) serviranno quindi a far guadagnare senza alcun rischio le banche e a piazzare titoli pubblici senza valore. Nel frattempo le aziende chiudono, le persone sono licenziate, le famiglie perdono le case perché non riescono a pagare le rate del mutuo, gli imprenditori si suicidano.
Se invece che alle banche italiane il prestito all'1% per tre anni, che si aggirerà alla fine a circa 100 miilardi (nella prima rata hanno prelevato circa 50 miliardi) fosse stato erogato alle imprese l'Italia sarebbe già ripartita. Caro Rigor Mortis, a quando la liberalizzazione delle banche italiane, tra le più care d'Europa? L'Italia fallisce mentre i banchieri brindano.
Guarda i risultati.
ancora una volta vedo che non sono il solo ad essere contro l'europa,l'euro, i politici......magra consolazione!

giovedì 19 gennaio 2012

torneremo alla lira?

Beppe Grillo a Roma: "Torneremo alla lira. La Germania ci sta fregando" - video

"Mi devono dire cosa pago con le mie tasse: la pensione ai politici? La Tav? Gli editori? Perché se è così non ci sto più".


Redazione Cadoinpiedi.it

Che cosa vuol dire essere in Europa? Se lo è chiesto ieri a Roma Beppe Grillo, che s'è concesso ai taccuini dei cronisti subito dopo la presentazione di "Siamo in guerra", il suo ultimo libro scritto con Gianroberto Casaleggio. Ecco cosa ha detto:

"Non possiamo avere la stessa moneta e un'economia da poveri. Perché così la Germania ci frega. Più noi ci impoveriamo più la Germania cresce. Impoverire gli altri, per crescere lei. Credo che al 90% ci riprendiamo la lira. Sarà un bene, sarà un male, non lo so. Sarà un bagno di sangue, svalutazione su svalutazione, ma non vedo altre vie d'uscita. Dobbiamo toglierci dalla testa queste storie delle triple A, dello spread. Ci prendono ogni giorno per il culo. Ci stanno mettendo in mano al Fondo monetario, ovvero agli americani. Basta con l'influenza degli americani nel nostro Paese. Diventiamo dei cittadini seri. Monti è una brava persona, ma alla fine fa quello che gli chiedono di fare. Questi politici? Fra sei mesi nessuno si ricorderà neanche il loro nome. L'Italia va ri-progettata, signori. Partiamo dall'energia, abbandoniamo il petrolio e puntiamo sulle rinnovabili. Altrimenti non ne usciremo. E poi mi devono dire cosa pago con le mie tasse: la pensione ai politici? La Tav? Gli editori? Perché se è così non ci sto più".



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 ogni giorno che passa sempre più persone odiano l'euro, l'europa , la merkel(ex politica della ddr, come putin era capo del kgb,ecc,ecc,) monti,berlusconi bersani e casini, andassero a lavorare nelle miniere cinesi.

venerdì 6 gennaio 2012

MOLTI PROCLAMI.POCA (nessuna)EQUITA'

Dopo i proclami annunciati all'atto dell' insediamento dal prof.monti,raggiungere l'obbiettivo di risanamento unitamente alla crescita e all'equità,rappresentavano per noi (SPI_CGIL) una novità  positiva che purtroppo non si è realizzata.rigore finanziario ,crescita,equita' sociale sono obbiettivi condivisi che cgil e spi non hanno mai smesso di indicare come priorità del paese per superare la crisi finanziaria e non far cadere milioni di famiglie nella povertà.purtroppo il nostro giudizio non può che essere molto critico e con uno slogsn possiamo dire MOLTI PROCLAMI E NIENTE EQUITA'.
riteniamo dinon esagerare nel giudizio critico se affermiamo  che a pagare il costo della crisi siano sempre i soliti ed in misura pesante, i redditi medi e bassi da lavoro e pensione.
ancora si interviene su pensioni, sul sistema previdenziale, non si chiamano alle proprie responsabilità coloro che fino ad oggi hanno dato poco o nulla, poco si fà per reperire l'enorme evasione fiscale (si và solo a controllare i piccoli artigiani e commercianti che non c'e la fanno più tra tasse , burocrazia, montagne di fogli e leggi, questo l'ho aggiunto io) ,nessuna patrimoniale sulle GRANDI RICCHEZZE, POCO SI Fà SUI CAPITALI SCUDATI, o verso che li detiene all'estero(accordo con la svizzera,sempre io)
ma si cerca di fare cassa sui poveri ed è socialmente  insopportabile che si blocchi la rivalutazione delle pensioni da 936 euro lordi/mese e senza neanche una sforbiciata alle pensioni d'oro.
chiedevamo discontinuità a monti ma èchiara la continuità con il passato(anche peggio sempre io).
reagiremo con forza (?????sempre io )a queste misure che non hanno segno il di equtà che ci attendevamo  e chiederemo al parlamento di intervenire per salvaguardare il potere di acquisto delle pensioni medio basse e rigettare le provocazioni sui 40 anni di contributi.contrasteremo queste ipotesi indicheremo alternative ,continueremo chiamando anche cisl ed uil nella mobilitazione e nelle iniziative finalizzate a cambiare la manovra rendendola coerente con gli obbiettivi di rigore ,equità e crescita  che erano stati annunciati. chiederemo insomma meno proclami e più EQUITA'.
Questo  è quello che scriveva il 06/12/2011 il segretario cgil spi di firenze(tranne quello scritto tra parentesi che sono io)..... tutto giusto e condivisibile...ma.......gli volevo solo ricordare che il partito del pd a cui sicuramente appartiene, come del resto il 90% della cgil, è in parlamento ed ha votato la fiducia  a questo governo,ed a questa manovra iniqua, insieme al pdl , all'udc  al fli.... ed a napolitano......tutti uniti non per il bene dell'italia, ma bensi per il loro bene, per raggiungere tutti (come fece razzi quando usci dall'idv per votare la fiducia a berlusconi) i famosi diritti della casta.  i quali sono diritti acquisiti, mentre i diritti del popolo si possono tranquillamente calpestare ed abrogare (vedi 40 anni di contributi). cari amici e compagni....ricordatevi quando andremo a votare come ha votato il pd in questo governo.