sabato 15 gennaio 2011

fiat torino il giorno dopo.....

"IL VUOTO DI TORINO
Impiegati da una parte, operai dall'altra. Il referendum della Fiat è passato per pochi voti e ha spaccato in due i lavoratori. Ha creato un vuoto pericoloso che sarà in qualche modo riempito. I lavoratori che si sono opposti al piano (misterioso) di Marchionne sono senza rappresentanza politica, senza riferimenti. In questo sabato mattina Torino, con il suo cielo grigio e nuovi spartacus per le strade, persone che hanno messo in gioco la loro dignità e hanno perso, è un inizio di qualcosa che ci è ignoto. Il Governo si è schierato con il mercato. Il grande infame mercato della globalizzazione dove c'è sempre uno schiavo più schiavo di te e il padrone, la multinazionale, le banche scelgono il più obbediente. L'opposizione, che si oppone sempre molto meno di Ruby, ha abbandonato i dipendenti Fiat. E' come se i sovietici si fossero alleati con i tedeschi nella seconda guerra mondiale (e in effetti andò così per un paio d'anni).

ricatto fiat-marchionne (o voti si o tutti a casa)

"IL RICATTO DI MARCHIONNE
Marchionne è solo un dipendente degli Agnelli. E' pagato per farli guadagnare e per agire da parafulmine. Nient'altro. La sua crudezza di linguaggio (e di azione) che scade nella pura provocazione per i cassintegrati, i licenziati e per gli operai che accettano ogni condizione per non perdere il posto di lavoro, è inaccettabile. I suoi padroni gli mettano la museruola. Se la Fiat ha ogni diritto di spostare la sua produzione all'estero, gli italiani hanno un diritto ancora più grande di presentarle il conto.Per decenni i profitti degli Agnelli e dei grandi azionisti li hanno pagati i contribuenti italiani, dalla cassa integrazione quando la Fiat aveva i conti in rosso, ai contributi per le rottamazioni, agli incentivi per le fabbriche al Sud. Gli Agnelli, la cui voce non si è ancora sentita durante la trattativa, facciano pure armi e bagagli, ma prima paghino le decine di miliardi di cui sono debitori allo Stato italiano, cioè a noi tutti ,compresi gli operai fiat.

domenica 9 gennaio 2011

campagna no f35 purtroppo fallita

l'iniziativa non finanziate i cacciabombardieri f35 purtroppo è fallita, pur avendo ottenuto oltre 5500 adesioni singole e 124 associazioni. l'obbiettivo non è stato raggiunto e l'8 dicembre scorso dai nostri amati politici, insieme ai tagli per sanità,scuola , sociale, trasporto ecc ecc, è stato approvato il finanziamento per la costruzione dei caccia bombardieri nucleari. e ora buona guerra a tutti, 15 miliardi di euro  in cacciabombardieri atomici da qui al 2026, sanità,scuola,sociale,trasporti,opere pubbliche ecc.devono lasciare il posto alla guerra,useremo gli f35 atomici per bombardare chi non è democratico come noi.