domenica 13 febbraio 2011

17 marzo

il 17 marzo era stata proclamata festa per i 150 anni dell'unità d'ITALIA, come al solito politici e industriali ipocriti subito hanno gridato allo scandalo perchè si sarebbe perso un giorno lavorativo o forse 2 perchè alcuni avrebbero potuto fare il ponte.volevo far notare a costoro la loro cecità: quest'anno il 25 aprile è anche lunedì dell'angelo, il PRIMO MAGGIO  è domenica , Natale è domenica, il primo gennaio 2012 è domenica, quindi i signori padroni risparmieranno 3/4 festività !!!  non solo ma tutta la roba che produrremo andando a lavorare il 17 marzo chi la compererà?? visto il calo costante dei consumi inquesto lungo momento di crisi? anzi potrebbe darsi che con un giorno di festa recuperato il 17 marzo le attività che vivono di turismo, ristorazione ecc. ne potevano trarre qualche beneficio............

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Guido ..... io ristoratore lavoro con gli americani e inglesi , quando vengoni gli italiani e' un grande tribbolo e basta. Preferisco alla grande gli stranieri agli italiani, poi quelli del paese che criticano e non gli va mai bene il conto e tocca sempre ritoccarlo in loro favore , meglio se restano a casa e da oggi conti uguali per tutti locali e turisti. senza sconti! chi magna paga e basta!

Anonimo ha detto...

Bravo ristoratore, molto bravo, parole giuste le tue, oneste, sincere. Mai mettero' piu' piede in un ristorante di questo paese perche' avete ragione, noi siamo solo un fardello per voi e vi indisponiamo solo con la nostra presenza che richiede automaticamente uno sconto in quanto vi sentite un pochetto in disagio a chiedere 9 euro per un piatto di pasta che ne costa 2 forse.

Anonimo ha detto...

Guido secondo te tra questi due lamentosi dove e' la verita'?

Anonimo ha detto...

Guido sei in ferie? Scrivi una lettera ogni ora? Quanto sei lento per rispondere, spero stai bene.

guido ha detto...

sto' bene grazie,solo che con il lavoro e le altre cose non ho molto tempo da passare su internet.venendo ai primi due commenti penso che ci sia della verità e del torto in entrambi. il primo non pùo certo contare solo sugli americanie gli inglesi ma dovrebbe pensare anche al turista nostrano, e non credo che tutti si lamentino.per quanto riguarda il secondo credo sia uno sfogo in quanto dalle nostre parti si mangia bene ed andare a mangiare qualche volta al ristorante fà bene anche allo spirito e alla socialità,certo a volte si spende abbastanza ma bisogna pure pensare che gli artigiani in genere le spese le hanno tante ,cominciando dagli affitti, bollette ecc per finire alle tasse.